Progetto Mappamondo di Fondazione Elisa

Il progetto, iniziato nel 2015, sostiene bambini di famiglie di rifugiati e richiedenti l’asilo, che spesso hanno un vissuto di stenti e violenza, che può causare una sindrome post-traumatica. Un modo per aiutarli a superarla è di accoglierli nella comunità e di integrarli: il metodo migliore è quello di scolarizzarli. Il progetto Mappamondo sostiene l’inserimento scolastico.

Abbiamo organizzato degli incontri settimanali di mercoledì pomeriggio durante tutto l’anno, vacanze scolastiche comprese, con bambini di famiglie di rifugiati e richiedenti l’asilo del Locarnese. Lo scopo principale è quello di aiutare i bambini / ragazzi nello svolgimento dei compiti scolastici: spesso a casa hanno poco aiuto, da un lato per l’ovvio motivo della barriera linguistica e dall’altro perché spesso il livello di scolarizzazione soprattutto delle madri non è molto alto. Inoltre non poche sono le difficoltà di quei bambini che a causa della migrazione non hanno potuto avere un iter scolastico regolare. Per questo degli aiuti supplementari per affrontare il nostro sistema scolastico sono importanti per evitare che questi bambini vengano ulteriormente penalizzati . Ogni pomeriggio sono presenti 3 animatori retribuiti dalla Fondazione Elisa e diverse volontarie tra cui alcune maestre. Per lo svolgimento dell’attività si sono formati 3 gruppi. • Il gruppo dei bambini e ragazzi in età scolastica. L’animatore responsabile aiuta i ragazzi nello svolgimento dei compiti e ripasso delle lezioni, in collaborazione con i docenti titolari dei rispettivi istituti scolastici. • Il gruppo dei bambini in età prescolastica. L’animatore responsabile organizza lavoretti, giochi di società e attività ludiche anche all’aperto. • Il gruppo delle mamme. Le volontarie restano con le mamme ( e i baby) promuovendo la conoscenza delle mamme tra di loro e l’apprendimento spontaneo dell’italiano La partecipazione ai pomeriggi è aumentata negli anni ( fino 75 partecipanti tra grandi e piccoli). Si è notata una costanza nella frequentazione, cosa che ha favorito l’affiatamento del gruppo multietnico. Attività oltre l’aiuto scolastico: Soprattutto durante l’estate vengono organizzate attività ludiche come bagno al lago o in piscina, escursioni in montagna o in luoghi di interesse( per esempio Tierpark di Goldau). Si propongono pure attività culturali come cinema o spettacoli teatrali. Doposcuola Abbiamo pure organizzato un doposcuola in un istituto scolastico della regione particolarmente frequentato da bambini di famiglie di migranti, che viene gestito da maestre, in parte su base di volontariato. Bilancio dopo 5 anni Le attività proposte sono molto apprezzate dai bambini, dai ragazzi e dai genitori. La collaborazione con gli istituti scolastici è migliorata di anno in anno. Diversi sono i bambini con difficoltà scolastiche particolari, segnalati dai nostri animatori, che ora beneficiano di un ulteriore sostegno scolastico individuale e mirato. Per noi, animatori e organizzatori, si tratta di un’esperienza unica. Dopo un’iniziale comprensibile reticenza le persone si stanno aprendo, raccontano le loro esperienze precedenti e parlano della loro terra e delle loro tradizioni. Il confronto è molto arricchente e aumenta la nostra conoscenza delle diverse culture. Dopo più di cinque anni di attività possiamo trarre un bilancio positivo e siamo per questo intenzionati a continuare il progetto, cercando di migliorarlo in base all’esperienza avuta finora.

Fondazione Elisa