Gruppo target: persone giunte in Svizzera tramite ricongiungimento familiare e
rifugiati che dispongono di esperienza professionale o diplomi dal Paese di
provenienza ma che non sono titolari di un diploma di livello secondario
riconosciuto in Svizzera.
Lingue: tedesco, francese, italiano, inglese, spagnolo, portoghese, albanese, turco,
ucraino, dari, tigrino e arabo.
Link
La cultura unisce le persone, favorisce il dialogo e dà espressione alla diversità. Tutte le per-sone residenti in Svizzera dovrebbero partecipare alla vita culturale e avere la possibilità di contribuire a plasmarla. Spesso, tuttavia, le persone con passato migratorio incontrano ostacoli che impediscono loro di accedere alla vita culturale della Svizzera. Nel quadro del progetto «Pratiche di promozione della cultura e dell’integrazione», la Segrete-ria di Stato della migrazione (SEM), l’Ufficio federale della cultura (UFC), la Commissione federale della migrazione (CFM) e la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, in colla-borazione con altri operatori del settore, hanno elaborato raccomandazioni congiunte per raf-forzare la partecipazione culturale in Svizzera. Le raccomandazioni sono state discusse in oc-casione di un simposio con specialisti in ambito culturale e integrativo tenutosi nel mag-gio 2024. Sulla base delle raccomandazioni, l’UFC e la SEM hanno definito un obiettivo congiunto per il quadriennio 2025–2028. In tale contesto sono sostenuti progetti di enti cantonali o comunali attivi nei settori della cultura e dell’integrazione che contribuiscono all’attuazione delle racco-mandazioni. Gli enti cantonali e comunali che promuovono la cultura e l’integrazione sono invitati a presen-tare le loro domande di progetto entro il 28 febbraio 2026. Maggiori informazioni sulla presentazione dei progetti sono reperibili sul sito web dell’UFC (v. link qui sotto).
Intesa come quadro in cui sono definiti gli obiettivi e i campi di intervento prioritari nella lotta contro il razzismo e l’antisemitismo per gli anni a venire, la strategia sarà adottata dal Consiglio federale alla fine del 2025. Su questa base verrà elaborato, in collaborazione con gli organi competenti, un piano d’azione con misure concrete.
I primi 1000 giorni di vita di un bambino sono determinanti per il suo sviluppo: costituiscono le basi per la sua salute, le sue opportunità formative e la sua partecipazione sociale. Tuttavia, non tutte le famiglie dispongono delle stesse risorse e possibilità in questa fase così importante e impegnativa. È quindi tanto più importante investire in strutture e misure preventive, che costituiscono la base per uno sviluppo sano e per le pari opportunità a lungo termine. È proprio qui che entra in gioco la Rete per le famiglie: il suo approccio crea strutture che consentono di individuare sistematicamente e in una fase precoce le situazioni particolarmente difficili, di fornire un aiuto mirato e di alleggerire il carico delle famiglie. L'approccio collega in modo mirato le offerte esistenti, integra le strutture esistenti senza sostituirle e colma le lacune. Voi, in qualità di professionisti e decisori nei Cantoni, nelle città e nei Comuni, svolgete un ruolo centrale e contribuite a plasmare la Rete per le famiglie nella vostra regione. Scoprite il portale e lasciatevi ispirare. Saremo lieti di ricevere le vostre idee e i vostri suggerimenti!
I primi 1000 giorni di vita di un bambino sono determinanti per il suo sviluppo: costituiscono le basi per la sua salute, le sue opportunità formative e la sua partecipazione sociale. Tuttavia, non tutte le famiglie dispongono delle stesse risorse e possibilità in questa fase così importante e impegnativa. È quindi tanto più importante investire in strutture e misure preventive, che costituiscono la base per uno sviluppo sano e per le pari opportunità a lungo termine.
È proprio qui che entra in gioco la Rete per le famiglie: il suo approccio crea strutture che consentono di individuare sistematicamente e in una fase precoce le situazioni particolarmente difficili, di fornire un aiuto mirato e di alleggerire il carico delle famiglie. L'approccio collega in modo mirato le offerte esistenti, integra le strutture esistenti senza sostituirle e colma le lacune. Voi, in qualità di professionisti e decisori nei Cantoni, nelle città e nei Comuni, svolgete un ruolo centrale e contribuite a plasmare la Rete per le famiglie nella vostra regione.
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