Agenda Integrazione: attuare quanto prima e intensificare

Molti rifugiati in Svizzera faticano a trovare un lavoro, hanno pochissimi contatti con la popolazione locale e dipendono dall’aiuto sociale. È proprio qui che interviene l’Agenda Integrazione Svizzera: giovani e giovani adulti imparano più rapidamente una lingua nazionale e si preparano a un’attività professionale. In questo modo accedono più rapidamente al mondo del lavoro, sono in grado di provvedere a se stessi e si integrano nella nostra società. Ciò frena l’aumento delle spese per l’aiuto sociale e concorre a una maggiore coesione sociale.

Grazie all’Agenda Integrazione Svizzera

Con le procedure d’asilo celeri, che saranno introdotte in Svizzera all’inizio del 2019, chi cerca protezione saprà rapidamente se può restare nel nostro Paese. L’Agenda Integrazione crea i presupposti per permettere ai rifugiati e alle persone ammesse provvisoriamente di integrarsi rapidamente nella nostra società ed entrare nel mondo del lavoro. La Confederazione e i Cantoni partono dal presupposto che il 70 per cento circa dei rifugiati e delle persone ammesse provvisoriamente in età lavorativa ha potenzialmente le capacità per integrarsi in modo duraturo nel mercato del lavoro e provvedere quindi ai loro bisogni e a quelli della loro famiglia nel lungo termine. Grazie all’Agenda Integrazione sarà possibile impiegare meglio questo potenziale interno al nostro Paese e l’economia svizzera potrà reclutare meno lavoratori provenienti dall’estero.

  • Meno rifugiati e persone ammesse provvisoriamente dipendono dall’aiuto sociale, le spese per l’aiuto sociale vengono arginate e vengono ridotte le spese derivate, per esempio nei settori della salute e della sicurezza.
  • Una solida conoscenza della lingua locale favorisce la comunicazione durante la formazione, sul lavoro e nella vita quotidiana.
  • L’economia beneficia di questa forza lavoro nazionale che, grazie a una buona preparazione, si integra più rapidamente nel mondo del lavoro.
  • Una migliore preparazione dei giovani rifugiati agevola il compito delle formazione professionale.
  • Una ripartizione più chiara dei compiti tra gli enti coinvolti accresce l’efficienza delle procedure.
  • Una migliore integrazione rafforza la coesione sociale.