Statistiche sull’interpretariato e la mediazione interculturale, 2020/INTERPRET

Il 2020 sarà ricordato nei libri di storia come l’anno del coronavirus. Le misure e le restrizioni adottate per contrastare la pandemia hanno avuto ripercussioni su tutti gli ambiti della vita, quindi anche sugli interventi di interpretariato e mediazione interculturale. Il rapporto integrale sulle statistiche del 2020 è stato pubblicato ed è disponibile sulla piattaforma di INTERPRET.

Nonostante il crollo dovuto al lockdown nella primavera del 2020, si sono registrati circa 1500 interventi in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 307 200. Sono invece state svolte circa 15 000 ore di lavoro in meno, per un totale di 355 800 ore. Il motivo è legato al maggior numero di interventi via telefono, che sono più brevi di quelli che avvengono sul posto. Nel 2020, l’interpretariato in remoto (via telefono e via video) ha vissuto un vero boom e rappresenta ora il 20% di tutti gli interventi (rispetto al 9% dell’anno precedente). Gli interventi via telefono sono raddoppiati arrivando quasi a 60 000; gli interventi via video sono aumentati enormemente, passando da meno di 100 interventi nell’anno precedente a oltre 3600 nel 2020. Si deve presupporre che questa tendenza continuerà, portando con sé sfide particolati e nuove opportunità per la professione. Per poter garantire un operato della miglior qualità, INTERPRET ritiene che l’interpretariato in remoto debba avere un maggior peso nella qualifica degli interpreti. La mediazione interculturale rappresenta solo l’1% di tutti gli interventi, ma ha registrato comunque un aumento, passando da circa 2000 interventi nell’anno precedente a oltre 3000 interventi nel 2020.

www.inter-pret.ch/statistiche